Equilibri precari
Carolina ha un compagno, un lavoro a progetto e un piccolo sogno, che dovrebbe essere normale alla sua età: diventare madre. E invece scopre che in un mondo che va di fretta, in un mercato del lavoro che pensa ormai solo a contenere i costi ed eliminare i problemi, aspettare un figlio non è solo un momento di gioia è anche l’inizio di una battaglia. Nel centro commerciale in cui lavora non c’è spazio per le donne che scelgono di diventare madri. Troppo rischiose per le assenze, le malattie, le difficoltà che possono sorgere quando si tratta di lavorare con orari scomodi o nei giorni festivi. Per questo il suo primo giorno di lavoro le hanno fatto firmare un foglio di dimissioni da usare in caso di maternità, per questo, quando lei si rifiuta di confermarle, la mettono nei sotterranei. Vorrebbero scoraggiarla, farle sentire che sono più forti. Ma Carolina sceglie di lottare. Per suo figlio e per un diritto che nessuno deve permettersi di attaccare. Si rivolge, per la prima volta nella sua vita, a un amico sindacalista e insieme, aiutati dalla legge e dalla voglia di non arrendersi, difendono suo il diritto di essere madre e continuare a lavorare.